nodo umido strutturale

IL SISTEMA PREM E IL PILASTRO A NODO UMIDO STRUTTURALE: L’ANELLO DI CONGIUNZIONE

Martedì, 22 Gennaio, 2019
Autore: 

Ing. Livio Izzo

Editore / Rivista: 

Progetto PREM

 

1. LE STRUTTURE INTELAIATE IN C.A.

 

1.1 Le strutture in c.a. in opera

Le strutture in cemento armato in opera devono il loro successo e la loro diffusione a molti fattori:

  • duttilità d’impiego;
  • tecnologia relativamente semplice;
  • monolitismo;
  • iperstaticità;
  • duttilità strutturale;
  • attrezzatura fissa modesta;
  • logistica adattabile;
  • mezzi di sollevamento leggeri.

I limiti sono pochi ma molto precisi:

  • tempi relativamente lunghi di realizzazione in cantiere;
  • alti costi quando la struttura inizia a diventare impegnativa.

 

1.2 La Prefabbricazione Integrale e la sua regressione verso il monolitismo

Per ovviare ai limiti del c.a. tradizionale, in termini di tempi di esecuzione in cantiere, negli anni 50/60 nasce il prefabbricato integrale, caratterizzato da una serie di manufatti che si compongono tra loro in modo non monolitico ma isostatico.

Nei campi di applicazione appropriati, i vantaggi risultano evidenti:

  • grande velocità di costruzione e costi contenuti per gli edifici industriali monopiano e per strutture pluripiano con grandi luci e sovraccarichi di piano

D’altro canto vi sono alcuni limiti:

  • obbligatoria regolarità degli elementi strutturali dovuta ai casseri predeterminati;
  • difficile adattabilità del sistema ad edifici di forme complesse;
  • elementi strutturali con spessori importanti.

Con l’arrivo di normative antisismiche molto stringenti, sia in termini di resistenza ma ancora di più in termini di deformabilità, è sorto il bisogno di far diventare monolitico ed iperstatico anche il sistema prefabbricato integrale, obbligandolo a forzare la propria natura e regredire al getto integrativo, che non è nel suo DNA, con evidenti forzature che impattano fortemente sulla sua efficienza e/o sui suoi costi e tempi di produzione e di posa.

 

1.3 Prefabbricazione per Componenti, monolitica per natura, e sua evoluzione

Il sistema in c.a. tradizionale monolitico ha avuto anche un'altra evoluzione naturale e migliorativa che sintetizza il meglio della prefabbricazione e del getto in opera. Considerando irrinunciabile il monolitismo ma cercando comunque di velocizzare ed industrializzare il cantiere, anche se molto variabile e quindi poco standardizzabile, verso la metà del secolo scorso si assiste ad una progressiva evoluzione di elementi costruttivi prefabbricati monolitici in maniera nativa (travi PREM e pilastri tubolari in acciaio riempiti in calcestruzzo), fino alla massima evoluzione rappresentata dal pilastro Prefabbricato a Nodo Umido Strutturale (NUS).

Il pilastro a NUS altro non è quindi che il naturale completamento di un sistema di prefabbricazione parziale per componenti, con getto integrativo, che ha come missione naturale la realizzazione del monolitismo strutturale, dopo il getto integrativo, di un sistema prefabbricato.

 

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