Relazione CAM tra sostenibilità e onere per il progettista

Venerdì, 14 Aprile, 2023
Redazione: 

Il Giornale dell'Ingegnere

In occasione del ciclo di seminari on line dell'Ordine degli Ingegneri di Bergamo che inizierà il prossimo 26 aprile l'Ing. Izzo, per conto de Il Giornale dell'Ingegnere, ha intervistato l'Arch. Caterina Gargari, esperta di Relazione CAM e di analisi LCA.

Il 26 aprile si svolgerà il primo dei 4 incontri dedicati alla Relazione CAM dal titolo "La nuova relazione CAM: Onere o opportunità?" e organizzato dall'Ordine degli Ingegneri di Bergamo, insieme all'Ordine degli Architetti PPC Bergamo, Fondazione Architetti Bergamo, Ance Bergamo e Inarsid, in collaborazione con Anit, Anfit, Assobeton, Assoprem, Atecap, Assogesso, Avisa, Comune di Bergamo, Confindustria Ceramica, Consorzio Legnolegno, Federbeton, Federchimica, Finco, Fondazione Promozione Acciaio, Harpaceas, ICMQ, PvCforumitalia, Uniacque. 

Per l'occasione l'ing. Livio Izzo, Responsabile scientifico dell'Evento, ha intervistato l'arch. Caterina Gargari, dottore di ricerca, consulente energetico, valutatore LCA e progettista nonché uno dei relatori dell'evento. Insieme all'architetto Gargani sono stati approfonditi i temi della Relazione CAM, il loro rapporto con la valutazione LCA e le possibili difficoltà nella stesura della relazione da parte dei progettisti. 

Qual è l'approccio più efficace all'interno di una progettazione per valutare la sostenibilità della costruzione in fase di progettazione?

La risposta è piuttosto semplice, questo perché la Comunità europea ha già definito quale sia lo strumento più idoneo per misurare la sostenibilità dei materiali da costruzione e degli edifici. Quindi esiste un record di riferimento specifico che individua quella metodologia armonizzata e quindi condivisa da tutti gli Stati membri. In particolare si fa riferimento agli standard elaborati dalla Commissione tecnica e 350 che riguardano la sostenibilità per il settore delle costruzioni.

Se dall'approccio generale si passa invece alla scelta dei materiali per la costruzione che dobbiamo progettare. Quali sono i criteri o gli aspetti principali da tener presente?

In realtà la visione della sostenibilità è sempre una visione a scala di edificio, quindi non si misura la sostenibilità di un materiale ma si misura la sostenibilità dell'edificio e si valuta in quale modo quel determinato materiale o quella determinata soluzione tecnica contribuisce alla sostenibilità globale dell'edificio. Questo è il cuore della metodologia: LCA che è appunto la metodologia riconosciuta a livello europeo, come lo strumento di calcolo della sostenibilità e all'interno degli standard che citavo prima, viene indicato come indispensabile avere questo come unità di riferimento per il calcolo, per la comparazione e per la valutazione anche di soluzioni alternative.

Quindi non esiste un materiale più sostenibile di un altro ma esistono materiali diversi che possono contribuire in maniera diversa alla sostenibilità dell'edificio in relazione ovviamente a tutte le condizioni a contorno che determinano l'esigenza di sostenibilità e l'esigenza prestazionale di questa produzione tecnica dell'edificio stesso.

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Guarda l'intervista integrale sul canale Youtube di Build News (editore de Il Giornale dell'Ingegnere):