Correva l’anno 1964
La Trave Prefabbricata Reticolare Mista nasce sessanta anni fa senza un nome comune né un nome proprio, cioè un marchio, ma con una descrizione che la caratterizzerà da subito per la sua carica innovativa di game changer: “Armatura autoportante per orizzontamenti in calcestruzzo armato”.
Proprio in quegli anni si erano create due diverse correnti di pensiero sulle strutture miste. La prima, tradizionalista, formata soprattutto da americani, cercò di realizzare le due parti strutturali, quella in acciaio e quella in c.a., assolutamente indipendenti attraverso giunti che permettessero lo scorrimento dell’una sull’altra, evitando volutamente la realizzazione di una struttura “mista”.
La seconda, formata per la maggior parte da tecnici e costruttori tedeschi e giapponesi, studiò, a vantaggio dell’economia e della rigidità del complesso, dei metodi di accoppiamento dei due materiali e cercò dei sistemi di calcolo adeguati che tenessero conto del nuovo tipo di struttura.
Oggi si può dire che la seconda corrente ha preso il sopravvento quasi ovunque, in particolare in Italia con l’evoluzione delle travi reticolari miste. (dispensa di F.Pirani, Università di Ferrara, 2004).
Riportiamo qui di seguito le tappe salienti dell’origine e della evoluzione delle Travi Prefabbricate Reticolari Miste e del Sistema Costruttivo che su esse si basa.
Il primo brevetto per travetti di solai
Viene presentata al Ministero competente, dal Sig. Savoia Prassede, domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo: “Armatura autoportante per orizzontamenti in calcestruzzo armato” che viene rilasciato nel 1966. Brevetto acquistato dall’Ing. Borneto che ne avvia l’impiego nell’edilizia.
Il primo brevetto e marchio per travi a spessore
L’Ing. Salvatore Leone brevetta prima Trave tralicciata con piatto d’acciaio – Il primo marchio delle Travi PREM sul mercato fu SEP (dal nome dell’azienda produttrice) che contraddistingueva la trave con fondello in acciaio a spessore di solaio.
Travi fuori spessore e secondo marchio
Nasce la trave con fondello in acciaio a ribasso e con essa il marchio REP® depositato dall’Ing. Salvatore Leone e concesso in pochi anni in licenza ad una decina di produttori in Italia. Nel 1973 Viene brevettato, dall’Ing. Sergio Borghi, il Sistema Strutturale K da cui si evolverà l’odierno pilastro Prefabbricato a Nodo Umido Strutturale.
Nuove invenzioni e nuovi marchi
L’Ing. Izzo inventa la trave con fondello in calcestruzzo, oggi più diffusa di quella col fondello in acciaio. La CSP la produce col marchio Trave Lastra e poi col marchio TLQ. L’Ing. Izzo inserisce inoltre, nelle Travi Reticolari Miste, la più efficiente anima a puntoni verticali.
La nuova tecnologia: l’acciaio da c.a.
La SD inventa ed immette sul mercato le prime Travi Reticolari Miste realizzate con acciaio nervato da c.a. saldabile.
Inizia la ricerca e nascono le prime innovazioni
La prima grande campagna di ricerca viene effettuata nel laboratorio ufficiale della RDB di Pontenure (PC) per iniziativa di alcune aziende riunite nel Consorzio Produttori Travi Rep. Poi nasce la Trave Reticolare con piatto binato e anime sfalsate inventata dalla Reato Snc. La SD inserisce la morfologia a tralicci binati e paralleli.
La produzione di brevetti e marchi prolifera
Viene inventato dall’Ing. Izzo e brevettato il Pilastro Cerchiato Misto, tubolare con Nodo Umido Strutturale. Vengono brevettati la Trave disassata ed il traliccio passante nel nodo da parte della EDIS Srl, ed il Corrente Superiore Arretrato da parte della CSP e del Sig. Franco Brogi. Il numero di produttori arriva a parecchie decine e quasi ciascuno propone un marchio: ART, CAM, COOPTRAVE, Metallica RDB, Mista RDB, RAFTER, REAM, rep, REP NOR, REP DIS, REP TR, SD, SER, SRP, TLQ, TMQ, TRR, TSQ, VTR.
Trave PREM e fondello in calcestruzzo
Il Gruppo di Lavoro Assoprem-CIS_E propone il nome di Trave Prefabbricata REticolare Mista e vara l’acronimo: PREM, nome scevro da ogni registrazione e, quindi, di libero uso da parte di chiunque. Assoprem fa nascere in breve tempo un’importante innovazione: il fondello in calcestruzzo ad alte prestazioni.
Ricerca Assoprem e regolamentazione delle Travi PREM
Assoprem vara due ricerche nazionali, con decine di Università coinvolte, Il Gruppo di Lavoro Nazionale Assoprem-CIS_E vara le RACCOMANDAZIONI PER LA PROGETTAZIONE E L’ESECUZIONE DI TRAVI PREFABBRICATE RETICOLARI MISTE. E finalmente, anche le NTC si interessano, per la prima volta nella storia, alle Travi Tralicciate inglobate in un getto di calcestruzzo collaborante (§4.6).
Emanate le Linee Guida del CSLP e pubblicata la GTO
Il CSLP pubblica sul sito le “Linee guida per l’utilizzo di travi travi tralicciate in acciaio conglobate nel getto di calcestruzzo collaborante e procedure per il rilascio dell’autorizzazione all’impiego” (approvate fin dal 2009). L’Editore Tecniche Nuove pubblica (Copyright Assoprem) la Guida Tecnico Operativa per il Professionista.
Autorizzazioni e Classificazioni
Fra il 2011 ed il 2024 il CSLP ha rilasciato, in tutta Italia, una decina di classificazioni per travi o di categoria a) (acciaio calcestruzzo) o di categoria b) (cemento armato) ed una sola autorizzazione per travi di categoria c) (ibride).
Innovazioni su travi e sistema PREM
Come si può evincere dall’articolo ” Evoluzione della Trave PREM“, fra gli anni ’80 e gli anni 2000 le Travi PREM furono oggetto di moltissime evoluzioni morfologiche, materiche e di marchi.
La spinta iniziale fu quella di differenziarsi commercialmente dai brevetti esistenti per poter avere la propria morfologia con il proprio marchio da presentare al mercato.
Per un lungo periodo, di almeno un decennio, le morfologie nascenti rimasero tutte nell’alveo delle Travi PREM Miste Acciaio Cls ma successivamente ci si inoltrò velocemente anche nel campo delle Travi PREM in c.a..
Questo portò ad avere almeno una ventina di produttori in Italia, per metà licenziatari dei brevetti e relativi marchi e per metà con morfologia e marchi autonomi.
Paradossalmente, la pubblicazione delle Linee Guida ministeriali e la profonda crisi dell’edilizia portarono da una parte alla scomparsa di molti produttori e dall’altra alla normalizzazione di tutte le morfologie in due sole: quelle tradizionali di categoria strutturale “a” (acciaio-cls), Travi PREM miste acciaio calcestruzzo, e quelle di categoria strutturale “b” (beton) Travi PREM c.a..
Evoluzioni dei marchi relativi al sistema PREM
Come si può evincere dall’articolo ” Evoluzione della Trave PREM“, fra gli anni ’80 e gli anni 2000 le Travi PREM furono oggetto di moltissime evoluzioni morfologiche e materiche e, allo scopo di differenziarsi maggiormente sul mercato, furono messi sul mercato numerosi marchi: ART, CAM, COOPTRAVE, Metallica RDB, Mista RDB, RAFTER, REAM, rep, REP NOR, REP DIS, REP TR, SD, SER, SRP, TLQ, TMQ, TRR, TSQ, VTR, anche se non sempre a marchi diversi corrispondeva qualche differenza sostanziale.
Con la nascita di Assoprem fu poi coniato l’acronimo PREM (Prefabbricata REticolare Mista) e nella seconda decade del nuovo millennio si sono aggiunti i marchi Travi PREM SD e Travi NPS, entrambe con varie declinazioni a seconda della specificità materica e morfologica.
Ma, ormai da un paio di decadi, le travi PREM arrivano in cantiere quasi sempre in abbinamento a pilastri a Nodo Umido Strutturale, prefabbricati, di varia morfologia e materia, trasformandosi spontaneamente in un completo sistema costruttivo prefabbricato che ha assunto il nome naturale di Sistema PREM.
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Cosa significa esattamente Travi PREM e a chi appartiene questo marchio?
L'acronimo PREM deriva da "Prefabbricata Reticolare Mista" ed è stato pensato e varato dal Gruppo di Lavoro Nazionale Assoprem per poter individuare queste travi indipendentemente dal Produttore, dalla Categoria strutturale e dalla morfologia.
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