Travi PREM con fondello in acciaio
Descrizione ed evoluzione
Comprendono tutte le travi oggetto dei brevetti originari dell’Ing. Salvatore Leone che, a loro volta, derivano da una “scarnificazione” ideale di una putrella ottenendo:
- Un’anima a serpentina anziché una parete piena d’acciaio;
- Un corrente superiore composto da tondi o quadri al posto di un piatto;
- Un corrente inferiore composto dal piatto della putrella più eventuali ferri aggiunti.
Nella terminologia del CSLLPP si tratta di categoria strutturale “a” (acciaio-cls);
Nella terminologia di Assoprem si tratta di travi con fondello in acciaio che corrisponde al modello “1”. In sintesi, queste travi sono denominate PREM a1.
Progettazione
Per appartenere alla Categoria delle Travi Miste Acciaio Calcestruzzo le Travi PREM devono ottemperare a tutte le prescrizioni del cap. 4.3 delle NTC, in particolare:
- Tutte le armature devono essere di acciaio da carpenteria;
- Devono esistere connessioni meccaniche al fine di impedire lo scorrimento fra cls ed acciaio (non c’è aderenza);
- La resistenza a taglio, anche nella seconda fase, è conseguita dalla sola armatura in acciaio (cioè non si innesca il meccanismo di Mörsch). In pratica rimane il funzionamento di traliccio in acciaio come in prima fase;
- La Resistenza al fuoco si ottiene o proteggendo il piatto per mezzo di vernici intumescenti o di intonaci ignifughi o inserendo una gabbia da c.a. all’interno del traliccio che sia autosufficiente per la sola verifica “a caldo” e sia collaborante con le restanti armature nella verifica “a freddo”.
Ambito applicativo ottimale
- Spessore molto ridotto – La principale armatura inferiore, cioè il piatto, ha intradosso coincidente con quello della trave mista, non avendo copriferro, e si presta a sostenere il solaio direttamente sul piatto risultando, in pratica, una trave a spessore.
- Dimensioni trasversali ridotte – Il cls sotto l’asse neutro non ha funzioni resistenti e la trasmissione degli sforzi avviene per saldature, fra i ferri, e per mezzo di ingranamenti meccanici col cls; cioè non c’è bisogno di aderenza per cui le distanze fra le armature possono essere molto ridotte.
- Rapporto luce/altezza molto alto – La mancanza di parti prefabbricate azzera le deformazioni viscose e le fessure nel cls relative al peso proprio se si adotta anche un solaio autoportante.
Produzione
I requisiti normativi e le certificazioni necessari per la progettazione di Travi PREM dipendono dalla Categoria Strutturale delle stesse [“b” (beton = cls) oppure “a” (acciaio)].
I requisiti normativi, le competenze, le procedure e le certificazioni necessari per produrre Travi PREM dipendono, oltre che dalla Categoria Strutturale, anche dalla Morfologia e Materia del fondello [0=senza fondello, 1= fondello di acciaio, 2= fondello in cls).
Travi PREM a1
Di Categoria Strutturale mista acciaio-cls e con fondello in acciaio
1) Classificazione Strutturale dell’STC – Le travi PREM di categoria a) devono essere progettate in osservanza ad una “Classificazione” nella Categoria Strutturale a), rilasciata dal Servizio Tecnico Centrale del C.S.LL.PP. allo specifico produttore, secondo la procedura prevista dalle “Linee Guida per l’utilizzo di travi tralicciate in acciaio conglobate nel getto di calcestruzzo collaborante e procedure per il rilascio dell’autorizzazione all’impiego”.
2) Requisiti Nazionali per la Produzione – Come prescritto dall’STC, all’atto della Classificazione, i tralicci delle travi PREM di categoria a) devono essere prodotti in un Centro di Trasformazione acciaio per carpenteria metallica e acciaio da cemento armato dotato di Attestato di avvenuta dichiarazione di attività, rilasciato dal STC del CSLLPP secondo le NTC 2008 e 2018 §11.3.1.7., e certificato sia ai sensi della Norma UNI EN ISO 9001 che della Norma UNI EN ISO 3834. Fra i requisiti del Centro di Trasformazione Acciaio, per la certificazione UNI EN ISO 3834, dovranno essere presenti ed esibite, per ciascuna tipologia di unioni saldate previste per le Travi PREM ivi prodotte, sia la specifica progettazione esecutiva, con dimensionamento dei cordoni di saldatura, che le relative WPQR e WPS. Inoltre, sempre come prescritto dall’STC all’atto della Classificazione, la produzione di tutte le Categorie Strutturali di Travi PREM deve avvenire, in regime di produzione occasionale. Ciò implica [rif. NTC 2008 e 2018 § 4.1.10.3 (ripresi nel § 11.3.1.7 per i Centri di Trasformazione Acciaio)] che “I componenti prodotti negli stabilimenti permanenti devono essere realizzati sotto la responsabilità di un Direttore Tecnico del Centro di Trasformazione dotato di adeguata abilitazione professionale, che assume le responsabilità proprie del Direttore Lavori. I componenti di produzione occasionale devono inoltre essere realizzati sotto la vigilanza del Direttore dei lavori dell’opera di destinazione”.
3) Requisiti Europei per la Produzione – Le Travi PREM di Categoria a), in quanto elementi strutturali di carpenteria metallica, sono soggette anche alle norme di prodotto armonizzate UNI EN 1090-1 in regime di marcatura CE. Quindi il Produttore deve avere una Certificazione di FPC rilasciata da un Organismo Notificato. Le tolleranze di produzione e montaggio devono quindi essere conformi alle norme UNI EN 1090-2 Allegato D1, per le tolleranze essenziali, e Allegato D2 per le tolleranze funzionali. Tutte le Prescrizioni di Produzione e le relative tolleranze devono essere disponibili agli aventi causa come i Certificatori, i DL ed i Collaudatori.
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