Sistema Prem vs telai prefabbricati in c.a. a secco
Differenze di comportamento strutturale
Possiamo immaginare, per semplicità, la stessa geometria di pilastri e travi ed analizzare il comportamento comparativo con qualsiasi configurazione materica o tipologica del Sistema PREM purché con una autoportanza totale.
- L’autoportanza delle Travi PREM comporta una freccia iniziale, dovuta ai pesi propri, garantita dal solo metallo che non soffre del problema della viscosità. Ciò comporta una freccia elastica maggiore ma una totale assenza di effetti viscosi per i pesi propri. Sia la Trave PREM che quella prefabbricata in c.a. potranno avere una contromonta per gli effetti della prima fase ma, dal piano orizzontale, la trave in c.a. sarà soggetta alla viscosità dovuta ai pesi propri e, in definitiva, svilupperà una freccia a tempo infinito (molto) maggiore. Questo effetto può essere compensato, nel caso di trave prefabbricata precompressa, dalla precompressione.
- La stessa autoportanza comporta un taglio di prima fase sul solo traliccio e, di conseguenza, un taglio ridotto all’appoggio sulla sezione di cls. Questo rende fattibili, lato calcestruzzo, sezioni trasversali minori del prefabbricato classico.
- Differenza sostanziale, invece, per quanto riguarda la rigidezza sismica del telaio spaziale perché la mancanza del monolitismo, nel telaio prefabbricato, rende lo stesso estremamente meno rigido con conseguenti spostamenti orizzontali molto maggiori. Ciò comporta usualmente, mano a mano che aumenta il numero dei piani, dimensioni dei pilastri via via maggiori, nel caso del telaio prefabbricato, per contenere gli spostamenti orizzontali nei limiti accettabili.
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