Saldature in cantiere alla luce della prossima entrata in vigore della UNI EN 1090

Sabato, 1 Marzo, 2014
Autore: 

Siro Dal Zotto (Direttore Tecnico OMBA Impianti & Engineering)
Carlo Di Paolo (Amm. Del. OMBA Impianti & Engineering)
Emanuele Maiorana (Resp. Qualità OMBA Impianti & Engineering)

Editore / Rivista: 

Quine / Il Giornale dell’Ingegnere

 

Come noto per gli addetti del settore, dal 1° Luglio 2014 diventerà obbligatoria anche in Italia l’applicazione della UNI EN 1090-1 che istituisce la marcatura CE per i componenti strutturali in acciaio e alluminio nonché i cosiddetti kit immessi sul mercato quali prodotti di carpenteria metallica forniti in cantiere. La norma attua quanto previsto dalla Direttiva Europea 89/106/CE e dal Regolamento Europeo 305/2011.
Quindi anche per la carpenteria metallica, con l’introduzione della marcatura CE, si istituisce il principio che implica che un determinato prodotto è stato realizzato in conformità alle specifiche tecniche armonizzate applicabili, in particolare garantisce le caratteristiche essenziali di comportamento, e le procedure di validazione della conformità sono state soddisfatte. (…)
La marcatura CE, congiuntamente alla dichiarazione di conformità del produttore, emessa sulla base di un certificato di controllo di produzione (FPC), emesso da Ente Terzo notificato, attestano che durante la fabbricazione sono stati seguite tutta una serie di prescrizioni di processo che garantiscono il prodotto finale immesso sul mercato.

La UNI EN 1090 è suddivisa in tre parti principali, la Parte 1 “Requisiti per la valutazione di conformità dei componenti strutturali”, la Parte 2 “Requisiti tecnici per strutture di acciaio e la Parte 3 “Requisiti tecnici per strutture di alluminio”.
Quindi i componenti oggetto della norma devono avere caratteristiche strutturali tali per cui durante la fase di progetto e di fabbricazione siano soddisfatti i requisiti riportati nella EN 1090-2 per l’acciaio, strutture miste acciaio-calcestruzzo, elementi formati a freddo progettati secondo la EN 1993-1-3, con esclusione dei componenti per usi ferroviari e nella EN 1090-3 per l’alluminio, progettati secondo la EN 1999-1-4.
Si tratta quindi di una importante novità che investe il settore delle costruzioni metalliche, che coinvolge tutti gli attori che usualmente seguono l’iter di progettazione e realizzazione della tecnica dell’acciaio.
Una delle novità introdotte dalla norma consiste nell’introduzione di quattro classi di esecuzione, EXC, le quali indicano l’importanza dell’elemento nel complesso strutturale e in base a tale distinzione sono introdotte le tolleranze e i criteri di accettabilità delle imperfezioni.
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Pre-requisiti non cogenti per l’ottenimento della certificazione FPC secondo UNI EN 1090-1 sono le certificazioni di sistema di gestione della qualità secondo ISO 9001 “Sistemi di gestione per la qualità” e della saldatura secondo ISO 3834 “Requisiti di qualità per saldatura a fusione di materiali metallici”, nel senso che la UNI EN 1090 considera soddisfacenti alle richieste di conformità i prodotti fabbricati da produttori che agiscono in conformità a tali norme di sistema.
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